In 3 sorsi – È tempo di elezioni federali in Germania. Dopo l’addio alla politica di Angela Merkel e l’elezione di Armin Laschet a Presidente della CDU si discute sulla futura coalizione di partiti che guiderà il Paese per i prossimi 4 anni.
1. LA FINE DI UN’ERA
Il 2021 si prefigura come un anno decisivo per la Germania e il suo imminente futuro politico, in procinto di cambiare dopo sedici anni di cancellierato targato CDU. L’attuale Cancelliera uscente Angela Merkel infatti ha più volte ribadito la ferma volontà nel non correre per le prossime elezioni politiche, previste per settembre 2021. ”Tra nove mesi ci saranno le elezioni politiche in Germania, per le quali non mi candiderò più, questo è dunque con molte probabilità l’ultimo discorso ufficiale che terrò in veste di cancelliera”, così la zarina d’Europa dopo una carriera politica sfavillante, durante la quale è stata a capo di due ministeri e ha ricoperto per tre mandati consecutivi il ruolo di Bundeskanzlerin, ha ufficializzato nel suo ultimo discorso alla nazione la sera del 31 dicembre 2020 il suo addio alla leadership del Paese. È un momento storico importante, non solo per la Germania in sé, ma anche per l’Europa di cui la stessa Merkel è stata artefice partecipando personalmente, al tempo in veste di ministro delle Infrastrutture, alle lunghe trattative che sfociarono nei Trattati di Maastricht. Merkel lascia così la scena politica e internazionale, dopo aver salvato il recovery fund ed essersi iniziata a battere per l’istituzione di una web tax comunitaria nel 2020.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – L’ultimo discorso di Capodanno di Angela Merkel, forse il più difficile della sua carriera
2. IL NUOVO UOMO A CAPO DELLA CDU: ARMIN LASCHET
Il congresso della CDU, inizialmente previsto per il 4 dicembre 2020 e in seguito posticipato al 16 gennaio 2021 in modalità virtuale, che doveva eleggere il nuovo Presidente del partito, ha scelto Armin Laschet, centrista e moderato, nonché attualmente al vertice del Land più popoloso della Germania, la Renania Settentrionale-Vestfalia. Laschet è riuscito a prevalere nel testa a testa del secondo turno contro l’ex manager e lobbista della multinazionale Black Rock Friedrich Merz, da sempre ostile ad Angela Merkel, avendola accusata più volte di essere la responsabile della deriva a sinistra del partito. Alla fine Laschet, il favorito di Merkel, ha avuto la meglio su Merz. Nel suo primo discorso da Presidente neoeletto ha chiesto ai membri del partito che non avevano votato per lui di sostenerlo. Non sono mancati impliciti riferimenti al suo avversario Merz, a proposito del quale Laschet ha detto: “Potrei non essere l’uomo della produzione perfetta, ma sono Armin Laschet”, mostrando infine il tesserino da agricoltore del padre, simbolo di forte legame con il territorio. Laschet sembra voler dare continuità alla politiche di integrazione della Merkel, puntando su una diminuzione della polarizzazione tra partiti per dare vita a, come lui stesso l’ha definita, una “Germania Europea”.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Il nuovo segretario della CDU, Armin Laschet
3. ELEZIONI 2021: WHAT’S NEXT?
La data del prossimo 26 settembre non è poi così lontana, eppure all’interno della CDU il clima di incertezza riguardo al potenziale esponente di partito che correrà per la carica di cancelliere sembra non accennare a svanire. Infatti pare che il nome di Laschet, pur essendo il neoeletto Presidente della CDU, potrebbe non combaciare con la nomina di Cancelliere della Germania designato dallo stesso partito. L’uomo del momento, che gode dell’endorsement di un militante storico della CDU come Schäuble, ma in parte anche della stessa Merkel, sembra essere l’attuale leader della CSU, partito fratello della CDU in Baviera, Markus Söder. Il politologo cinquantaquattrenne bavarese sembra essere un potenziale candidato cancelliere non solo per l’ottima performance nella gestione dell’emergenza pandemica in Baviera, ma anche perché considerato come uno dei pochi esponenti della CDU in grado di dialogare sinergicamente con il partito dei Verdi di Robert Habeck e Annalena Baerbock, che stando agli ultimi sondaggi si conferma secondo partito in Germania dopo la CDU, con il 20% dei consensi. La futura leadership politica tedesca sembra puntare i propri riflettori sulla opzione, sempre più concreta, di un governo nero-verde alla guida del Paese per i prossimi 4 anni. Poche speranze invece sono date all’SPD e al suo leader, nonché candidato Cancelliere, Scholz, che a fatica aveva accettato di governare con la CDU nell’ultimo mandato, di poter entrare a far parte di una futura coalizione di Governo, finendo in questo modo per ricoprire una posizione marginale rispetto alla CDU e ai Verdi all’interno del Bundestag. Die Linke e Alternative für Deutschland invece sono già stati considerati fuori da qualsiasi gioco di coalizione a causa delle loro posizioni troppo estreme.
Valeria Priori
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